processo amministrativo telematico

Il “PAT”

Il Processo Amministrativo Telematico ormai conosciuto come “PAT” è entrato in vigore il giorno 1 Gennaio 2017 ed a differenza del processo civile, sia gli atti introduttivi che quelli successivi vanno depositati esclusivamente in via telematica.
Ovviamente, cosi come per il processo civile, tributario e penale, anche per quello amministrativo il Legislatore ha “pensato” a piattaforma e modalita’ diverse per il deposito telematico.

Formato degli atti

Nel PAT, il ricorso e tutti gli altri atti processuali devono essere in PDF nativo e cioè devono essere ottenuti dalla trasformazione diretta in PDF tramite le apposite funzioni di conversione presenti nei programmi utilizzati per la videoscrittura (es. Microsoft Word, Openoffice, Libreoffice etc etc) e non possono dunque provenire da scannerizzazione.
Interessante segnalare la presenza obbligatoria di un file denominato FOLIARIO e cioe’ un indice in cui vengono elencati i documenti che si offrono come produzione nel processo.
La procura alle liti ovviamente deve essere necessariamente scannerizzata. 
Una volta fatta la scansione, all’interno di essa dovrà essere apposta l’attestazione di conformita’ ex art. 22 del Codice dell’Amministrazione Digitale (C.A.D.)

La firma digitale degli atti

Nel PAT è consentita esclusivamente la firma digitale di  tipo PADES-BES e cioè il tipo di firma che a differenza del formato P7M non muta l’estensione del file una volta firmato, lasciando quest’ultimo nel suo formato originale PDF.

La notifica a mezzo PEC del ricorso

Nel processo amministrativo telematico è consentita la notifica a mezzo PEC ai sensi della Legge n 53 del 1994 e quindi oltre al ricorso ed alla procura alle liti è necessario redigere la relata di notifica e bisogna verificare che l’indirizzo PEC del destinatario sia censito nei pubblici elenchi previsti dalla normativa (es. Registro PP.AA., Indice Pubbliche Amministrazioni etc etc).
Poichè in fase di iscrizione a ruolo bisognerà depositare le ricevute PEC in formato originale EML e di conseguenza Ricorso, Procura alle liti e relata di notifica utilizzati per la notifica stessa, E’ INDISPENSABILE RICORDARE che tali files vanno firmati digitalmente nel formato PADES-BES cosi come indicato nel paragrafo precedente.

Il modulo di deposito

Per depositare telematicamente il ricorso amministrativo, è necessario scaricare e compilare il modulo di deposito dal sito della giustizia amministrativa. Puoi trovare i moduli di deposito a questo indirizzo: https://www.giustizia-amministrativa.it/web/guest/documentazione-operativa-e-modulistica
Non ti preoccupare se il tuo browser in fase di download non ti mostra l’anteprima del contenuto del modulo.
Scaricalo sul tuo PC e poi aprilo in locale.
Affinchè il modulo si apra e venga compilato correttamente, assicurati che sul tuo computer sia installata l’ultima versione disponibile del programma ADOBE ACROBAT READER.
Quest’ultimo infatti, è l’unico software tramite il quale è possibile compiere l’operazione di redazione del modulo di deposito.
Solo per la prima volta, il software Adobe Reader va settato nel menù impostazioni in modo che esso sia in grado di riconoscere e dialogare con la chiavetta di firma digitale.
Il modulo infatti deve essere firmato digitalmente facendo click sull’apposito spazio riservato e non può quindi essere firmato esternamente come accade con altri tipi di files.

Il contributo unificato

Il contributo unificato può essere pagato soltanto tramite il modello F24 ELIDE.
Una volta compilato il modello F24 è possibile pagarlo allo sportello delle Poste Italiane (avendo cura di segnalare all’operatore di stampare il codice identificativo dell’operazione telematica sul bordo superiore sinistro del modulo)  oppure tramite il servizio di Home Banking (per quest’ultima modalità bisognerà però attendere la quietanza in cui sara’ indicato il numero di protocollo.
Una volta effettuato il pagamento sarà necessario scannerizzare ed allegare la copia del F24 Elide dentro al modulo ed indicare nel modulo stesso i dati del pagamento come l’importo, la data ed il numero identificativo.

L’invio telematico
Una volta compilato il modulo di deposito in tutti i suoi campi obbligatori, bisognerà firmarlo facendo click sull’apposito spazio e salvarlo sul proprio computer.
Il file firmato, che sarà comunque in formato PDF, va allegato ad un semplice messaggio PEC da inviare all’indirizzo del TAR di destinazione.
A questo link puoi trovare gli indirizzi PEC dei vari TAR nonchè del Consiglio di Stato e del CGA Sicilia: https://www.giustizia-amministrativa.it/documents/20142/46830/nsiga_4148489.pdf/b423693d-4fad-1dc0-dfe2-4aa9ba395673
A differenza del processo civile, l’oggetto della PEC di invio è libero ed a scelta dell’utente. Non è necessario scrivere nulla nel corpo del messaggio.
Una volta inserito indirizzo PEC ed oggetto, basta semplicemente allegare il modulo di deposito già firmato digitalmente ed inviare.
Una volta effettuato l’invio, si riceveranno 3 PEC.
La ricevuta di accettazione, quella di consegna e la terza ed ultima con l’esito del deposito che riporterà al suo interno direttamente il numero di ruolo generale assegnato al ricorso.
Nel PAT quindi, non c’è l’intervento manuale del cancelliere a cui è affidato il compito di accettare o rifiutare il deposito.
In tempi normali le prime 2 ricevute PEC arrivano immediatamente; la terza dopo circa 20 minuti.

Assistenza al deposito
Se desideri essere seguito da remoto passo passo, dalla notifica a mezzo PEC del ricorso amministrativo fino al suo deposito telematico, non esitare a contattarmi all’indirizzo mail info@lorenzopescatore.it oppure compilando il modulo che trovi sulla sinistra della pagina. Puoi anche consultare il mio sito https://www.lorenzopescatore.it  in cui
  potrai trovare tutte le informazioni utili sulla mia attività di assistenza agli Studi Legali per tutto ciò che riguarda i processi telematici.

Lorenzo Pescatore

Mi chiamo Lorenzo Pescatore e dal 2014 mi occupo di consulenza ed assistenza a studi legali su tutti gli aspetti pratici del processo telematico.
Grazie ai collegamenti da remoto, supporto gli Avvocati nei depositi telematici, nelle notifiche a mezzo PEC ai sensi della Legge 53/1994 e in tutta l’attivita’ telematica quotidiana dello Studio Legale.
Se sei interessato a conoscere i costi del mio servizio di consulenza o desideri ulteriori informazioni, puoi compilare il modulo a destra oppure visitare il mio sito www.lorenzopescatore.it